L’intelligenza artificiale e i big data stanno rivoluzionando molti settori. Oggi i sistemi di Machine Learning riconoscono e classificano in modo sempre più preciso immagini, suoni e parole. Questa rivoluzione si appresta ad arrivare anche nel campo del recruiting, e fra pochi anni nulla sarà più come prima . La comprensione profonda del linguaggio umano e la sua interpretazione (Natural Language Processing) offrono già a recruiter e team HR la possibilità di utilizzare software evoluti. Questi permettono di compiere alcune operazioni che velocizzano la selezione e offrono suggerimenti intelligenti. La ricerca semantica ne è un esempio.
Se sei un recruiter e vuoi governare quest’onda di cambiamento è importante capire meglio cosa si intende per Intelligenza artificiale e nello specifico qual è il significato di Ricerca semantica.
Oggi si parla molto di ricerca semantica in chiave tecnologica. Ma c’è una correlazione tra la nostra vita quotidiana, sempre più digitalizzata, e lo studio del significato delle parole?
Ecco due brevi definizioni che ci aiutano ad inquadrare il fenomeno:
La verità è che ogni giorno utilizziamo molteplici strumenti tecnologici digitali che agevolano svariate operazioni di routine.
Due esempi che hanno condizionato e semplificato il nostro stile di vita sono:
Come accennavamo prima, l’AI sta portando novità significative anche all’interno del recruiting:
Quando la ricerca semantica diventa veramente indispensabile nel lavoro di un recruiter? La ricerca semantica corre in aiuto di recruiter e HR nel momento in cui si trova a dover gestire grandi quantità di candidature velocizzando molte attività routinarie. In questo modo permette a recruiter e team HR di concentrarsi sulla selezione vera e propria.
Negli ultimi anni, gli Applicant Tracking System (ATS) come Inrecruiting hanno registrato un’evoluzione incredibile, tanto che oggi è possibile fare una netta distinzione tra ATS tradizionali e ATS intelligenti.
Gli ATS tradizionali permettono al recruiter di semplificare e gestire tutto il processo di recruiting: dalla fase di job posting, alla candidatura, fino ad arrivare alla selezione vera e propria e all’onboarding. Tuttavia, non implementando algoritmi di intelligenza artificiale, sono strutturalmente legati al livello di competenza dell’utente che li utilizza.
Con un ATS che implementa uno strumento di ricerca che si avvale dell’analisi semantica, come avviene integrando Inda, i vantaggi sono evidenti. La ricerca semantica comprende il significato delle parole e l’intenzione dell’utente. In questo modo durante una query (fare una ricerca di un candidato nel database CV), il recruiter non ha più bisogno di inserire l’esatta parola ricercata. In questo modo non si rischia di scartare candidati qualificati che utilizzano parole diverse all’interno del proprio CV.
Facciamo un esempio: supponiamo che stiate cercando un programmatore Java. Immaginate che diversi candidati possiedano le competenze richieste, ma che nel loro CV abbiano utilizzato termini differenti da quelli che avete digitato nella ricerca che state effettuando sul vostro ATS (ad esempio scrivendo “developer” invece che “programmatore”). All’interno di un ATS tradizionale troverete solo i candidati che hanno inserito quel termine specifico.
Un ATS dotato di ricerca semantica comprenderà il significato della parola e delle frasi correlate suggerendo al recruiter i candidati che rientrano nei parametri corretti anche se all’interno del loro CV hanno utilizzato parole differenti.
La differenza salta subito all’occhio: utilizzando la ricerca semantica sarà possibile impiegare meno della metà del tempo per l’attività di screening CV, senza dover spulciare tra centinaia di CV, job title, skills, sinonimi, termini correlati utilizzati dai candidati.
In conclusione, cerchiamo di stilare una lista veloce dei possibili vantaggi che la ricerca semantica offre al recruiter: