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Per alcuni, l’intelligenza artificiale (IA) è già un trend. Numerose aziende, di diversi settori, hanno introdotto tecnologie di IA nei propri sistemi interni perché hanno colto le potenzialità e i vantaggi per la propria produttività. Il mondo delle risorse umane (HR) non è da meno. Alcune aziende, APL e grandi organizzazioni, infatti, hanno già iniziato a godere dei benefici dell’intelligenza artificiale nel recruiting per automatizzare e velocizzare parte dei processi e migliorare la qualità dei candidati.

D’altro canto, molte altre non hanno ancora una comprensione chiara dell’IA o di come utilizzarla nel processo di ricerca e selezione, e per questo sono restie a farsi affiancare dalla tecnologia. Per evitare che vengano “tagliate fuori” dalla corsa all’innovazione, è importante fare un po’ di luce sui vantaggi che derivano dall’introduzione dell’intelligenza artificiale nel recruiting.

I principali benefici dell’intelligenza artificiale nel recruiting

Come accennato, le tecnologie di IA sono utilizzate nel mondo HR specialmente per rendere alcuni processi più veloci e automatici, per migliorare la qualità delle candidature e permettere ai recruiter di dedicare più tempo alla reale conoscenza dei candidati. Abbiamo individuato 5 motivi per cui un’azienda o reparto HR dovrebbe iniziare ad usare l’intelligenza artificiale. Vediamoli nel dettaglio.

1. Rende il processo di recruiting più veloce, economico e digitale

Ogni giorno i recruiter sono impegnati nella ricerca dei migliori candidati per gli annunci di lavoro. Che si tratti di una selezione rapida per coprire un posto rimasto vacante o che si scelga di assumere un profilo qualitativamente valido, pur senza urgenze interne, l’obiettivo di ogni recruiter è quello di trovare il candidato ideale – oltre che migliore – in modo facile, veloce e non eccessivamente dispendioso.

Come sappiamo, ogni campagna di ricerca e selezione comporta un investimento economico. Un’azienda può decidere di ridurre i costi e rischi di una nuova assunzione mettendo in moto un processo di Job Posting interno, proponendo l’offerta lavorativa ai suoi dipendenti e risparmiando tempo, oltre che denaro. Ma può farlo anche adottando specifiche soluzioni di intelligenza artificiale. La ricerca semantica dei candidati guidata dalle parole chiave, il matching delle candidature e l’analisi predittiva: si tratta di tecniche che possono aiutare i recruiter a fare le giuste valutazioni sui candidati per ottenere i risultati positivi sperati.

Per raggiungere questo obiettivo, i selezionatori hanno la necessità di velocizzare alcuni step del processo di recruiting, specialmente i task ripetitivi. L’automazione di attività (ad esempio lo screening dei CV) e la digitalizzazione dei dati (con l’estrazione o l’inserimento delle informazioni dei candidati tramite l’autocompletamento dei form di candidatura o dei profili), consente di accelerare il processo e curare, contemporaneamente, la candidate experience.

2. Permette di prendere decisioni convalidate dai dati

Nel mondo HR si parla di data-driven recruitment proprio per indicare un approccio di ricerca e selezione guidato e convalidato da dati concreti. Questo perché, lungo il processo, sono raccolte grandi quantità di informazioni che devono essere elaborate e archiviate nel database (anche per ricerche future). Gli strumenti di Information Extraction e Parsing CV, come nel caso di Inda, agevolano il riconoscimento e la classificazione dei dati presenti nel curriculum. Allo stesso tempo, queste tecniche velocizzano il processo di ricerca senza metterne a rischio l’efficienza e, quindi, la validità delle decisioni future. Questo tipo di approccio interviene anche per limitare la comparsa di bias permettendo di assumere un punto di vista più oggettivo.

3. Migliora l’esperienza di application del candidato

Un’azienda attenta a curare l’employer branding, la reputation e a comunicare i suoi valori, sa quanto sia importante interagire con i candidati e migliorare la loro esperienza di candidatura. Il contatto con le persone è fondamentale: interagire con loro, aggiornarle sullo stato della selezione e motivare le decisioni finali.

Questo aspetto è stato affinato con l’introduzione dei chatbot che, rispetto alle vie di comunicazione tradizionali, possono rispondere alle domande di uno o più candidati in ogni momento, alimentando la nascita un giudizio positivo sull’azienda.

Sebbene un’azienda si impegni a costruire legami con i candidati, bisogna riconoscere che, tra le ragioni che li inducono ad interrompere il processo di application, non c’è solo la comunicazione. Form di candidatura troppo lunghi e articolati possono scoraggiare il candidato a portare a il processo, specialmente se effettua più candidature al giorno. In questo senso, il completamento automatico del form, dopo il caricamento del proprio CV, migliora di gran lunga l’esperienza di application del candidato.

4. Consente di trovare il candidato giusto per i propri annunci di lavoro

Come accennato in precedenza, il matching delle candidature è uno strumento che consente a recruiter ed aziende di risparmiare tempo prezioso. Si tratta di una soluzione che permette di individuare in modo semplice e veloce i migliori talenti per coprire una posizione lavorativa rimasta vacante.

Il matching delle candidature ricerca la migliore corrispondenza tra il profilo di un candidato (il CV) e una job description o specifiche skills richieste. Usando l’intelligenza artificiale, il selezionatore può assumere il candidato giusto sulla base delle sue competenze, senza condizionamenti.

5. Favorisce la crescita dell’azienda

Adottare l’intelligenza artificiale significa far crescere l’azienda e i propri dipendenti. Un’azienda che sceglie di migliorare i propri servizi con l’IA dimostra di favorire l’innovazione e, al tempo stesso, l’aggiornamento dei propri dipendenti. Se da un lato, l’IA ottimizza molte attività, dall’altro è necessario formare il personale favorendo l’aggiornamento continuo e l’acquisizione di nuove competenze.

Comprendere le potenzialità della tecnologia e i benefici dell’intelligenza artificiale, quindi, è ormai indispensabile per essere considerati realmente competitivi nel proprio settore di riferimento!

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